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Prismi e visione binoculare. Strumenti e tecniche per una corretta prescrizione. Metodo e correzione secondo Haase (MCH)

...della visione binoculare nei suoi vari aspetti legati alla refrazione, al comfort visivo e al training visuale. Il Metodo di Misura e Correzione secondo H.J. Haase (MCH) prevede l'esecuzione di una serie di test indirizzati ad ottenere una compensazione ottica con la quale il soggetto raggiunga la migliore AV, nel rispetto della funzionalità binoculare e del comfort visivo. Dopo una prima parte dedicata ad una rivisitazione di alcuni argomenti di base della visione binoc...

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...er la visione per vicino Qu...

06/10/2014 - "La ricerca optometrica e la sua rilevanza clinica"

...sante per i temi proposti, professionisti seri e competenti. Temi stimolanti e interessanti, di assoluta rilevanza clinica. Chiarezza espositiva dei relatori e docenti; ciascun argomento è stato trattato da più punti di vista. Puntualità, chiarezza argomenti. Positivo è stato dare spazio ai giovani. La possibilità di prendere appunti direttamente sul fascicoletto degli atti del congresso. E' stato dinamico, puntuale, accattivante. Tavola rotonda e dibattito con la platea. Ottima impostazione delle sessioni, fluente e scorrevole, facile mantenere attenzione. Esperienza molto positiva che mi ha arricchito personalmente e culturalmente, ha stimolato molto la mia "sete" di conoscenza e la mia curiosità.” Questi sono alcuni dei commenti riportati dai partecipanti nei questionari di valutazione compilati al termine dell’evento, che ben evidenziano gli elementi di forza e di originalità che hanno caratterizzato il primo congresso dell’IRSOO: la scelta degli argomenti, di assoluto rilievo nella pratica clinica giornaliera; la serietà e la competenza mostrate dai relatori, molti dei quali giovani optometristi, diplomandi o neodiplomati; la puntualità; la possibilità di prendere appunti direttamente sul fascicolo degli atti del congresso; il confronto che si è sviluppato tra professionisti e il dibattito con la platea. Quattro gli argomenti di base, tutti avvincenti e stimolanti per i partecipanti che, grazie alle tavole rotonde con gli esperti, hanno potuto trarre spunti e suggerimenti sul controllo del comfort della correzione ottica, sull’importanza dei test di lettura, sulla gestione dei pazienti con problemi di occhio secco e su come includere il controllo della progressione miopica nella propria attività optometrica. L’aspetto innovativo più rilevante del primo congresso dell’IRSOO è che forse per la prima volta in Italia un congresso è stato basato essenzialmente su lavori sperimentali effettuati sul posto, piuttosto che su riportare i risultati dei lavori fatti in altre parti del mondo. Tutto ciò è stato possibile perché finalmente si è cominciato a fare ricerca optometrica anche in Italia; non soltanto all’IRSOO naturalmente, ma anche nei corsi universitari, dove la ricerca è istituzionale. I giovani neo optometristi, o in procinto di diventarlo, hanno presentato i loro lavori sperimentali originali, che sono stati poi commentati e discussi dai loro docenti e da relatori professionisti ed esperti ben noti nel nostro ambiente, che hanno cercato di evidenziare come i temi trattati possano influenzare la pratica optometrica quotidiana, realizzando in tal modo lo spirito del congresso, così come indicato dalla stesso titolo: “La ricerca optometrica e la sua rilevanza clinica”. Da segnalare ancora la formula innovativa adottata per la realizzazione delle varie sessioni nelle quali era stato diviso il congresso, ognuna delle quali terminava con una tavola rotonda con conduttore, aperta agli interventi dalla platea dei partecipanti e dedicata alla discussione e all’approfondimento di temi “caldi” dell’attività clinica di tutti i giorni, dai quali sono scaturiti indicazioni, idee, spunti e suggerimenti da applicare nella pratica giornaliera. Innovativo anche il volumetto degli atti del congresso organizzato in modo tale da poter costituire uno strumento di lavoro durante lo svolgimento dell’evento e un manuale di studio e approfondimento dei temi trattati, in tempi successivi. Infine la puntualità, un pregio a torto poco ricercato e apprezzato in Italia; inizio con soli otto minuti di ritardo, rispetto della durata prevista per le singole sessioni e termine all’orario prefissato. Questo congresso ha rappresentato il naturale sviluppo e complemento del convegno dedicato ad Antonio Madesani (docente 'storico' molto apprezzato da chi lo ha conosciuto, recentemente e prematuramente scomparso), svolto la scorsa primavera, in cui gli studenti dell’ultimo anno dei corsi di Optometria dell’IRSOO avevano presentato i loro lavori di ricerca ai colleghi più giovani. Il livello delle relazioni era stato tale da far nascere il desiderio di condividere questa positiva esperienza non solo fra gli studenti e i docenti attualmente a scuola, ma anche con i colleghi che, usciti dall’ambiente didattico, si dedicano esclusivamente all’attività di optometrista e di ottico nell’ambito clinico. I giovani relatori, tutti appena laureati o diplomati o in procinto di esserlo, sono stati i veri protagonisti del Congresso del 6 ottobre, a fianco di un nutrito panel di docenti ed esperti: Laura Boccardo, Antonio Calossi, Fabio Casalboni, Carlo Falleni, Alessandro Fossetti, Mauro Frisani, Giovanni Giacomelli, Luigi Lupelli, Silvio Maffioletti, Angie Minichiello, Luciano Parenti, Salvatore Pintus, Anto Rossetti, Paolo Soragni, Paolo Sostegni, Roberto Volpe e Fabrizio Zeri. Nella prima sessione, dedicata al comfort della correzione ottica, è stato presentato il lavoro svolto dall’optometrista Ilona Dzialak che ha confrontato la Wesson Card, il test di Weiss e l’unità di Mallett nella misura della disparità di fissazione per vicino; Maria...

Tesi optometria 10 Luglio 2014

...della visione nei pazienti presbiti attraverso l’uso del questionario NAVQ”; relatore Laura Boccardo. ANZALONE GIANLUCA, DE GIGLIO DAVIDE con la tesi “Influenza del lievito di birra sul film lacrimale”; relatore Paolo Sostegni. BRUNO EMANUELE FILIPPO, COLOMBAIONI LUCA con la tesi "Comparazione questionari O.S.D.I. e Mc Monnies"; relatore Paolo Sostegni. BERNACCA ARIELLA con la tesi “Evoluzione delle lenti a contatto in silicone idrogel”; relatore Edoardo Franceschi. DZIALAK ILONA AGNIESZKA con la tesi “Confronto fra le misure di disparità di fissazione per vicin...

Corso di Training Visivo
Vinci, 15-16 Marzo 2015

...resse per la prossima edizione del corso. Corso di Training Visivo (VT, Visual Training) AVVIAMENTO AL TRATTAMENTO OPTOMETRICO DEI PIÙ COMUNI DISTURBI FUNZIONALI DEL SISTEMA ACCOMODAZIONE/VERGENZA IRSOO - Vinci (FI), 15-16 Marzo 2015 Il VT (Visual Training) o Training Visivo è, accanto alla misura della refrazione e alla prescrizione della correzione ottica dei difetti visivi e dei disturbi della visione binocu...


Tesi optometria 28 Novembre 2014

...mento per la valutazione clinica dei movimenti oculari saccadici in una condizione che simula la lettura, mediante il riconoscimento visivo di cifre e della verbalizzazione associata. Il test di lettura di Radner valuta l’acuità visiva per vicin...

Altri documenti

...della visione hanno completato il loro ciclo di studi". FATTORI DI RISCHIO ASSOCIATI ALLA CONTAMINAZIONE DEI CONTENITORI PORTALENTI. IRSOO, A. Andriuolo, L. Boccardo. Interpretare il significato della curva base delle lenti a contatto a ricambio frequente. IRSOO, Dispense di lenti a contatto, L. Boccardo, C. Falleni. Questionario sui sintomi di insufficienza di convergenza (versione italiana) CISS Questionario SPEED Questionario italiano NAVQ per la vis...

Tavole di lettura di Radner

...rasi” per la misura standardizzata dell’acuità di lettura e della velocità di lettura. Permettono...



Tesi optometria 27 marzo 2015

...della visione, (AV CARAGNANO MARINA Titolo della tesi: “Associazione fra progressione miopica e tempo trascorso in attività all’aria aperta”. Relatore: Laura Boccardo. L’eziologia della miopia è multifattoriale. Tra i vari fattori in gioco si pensa oggi che quelli principali possano essere l’ereditarietà e l’ambiente, intendendo quest’ultimo fattore sia come stile di vita che luogo geografico. Sherwin et al. nel 2012 ha condotto una meta-analisi sugli articoli pubblicati che trattavano dell'associazione fra progressione miopica e tempo trascorso all'aria aperta. Nel lavoro di tesi sono stati analizzati gli articoli successivi la disamina sistematica di Sherwin et al. per verificare se le ricerche più recenti confermassero i risultati della meta-analisi. È stata condotta una ricerca bibliografica sul database PubMed, con le parole chiave “time spent outdoors myopia”, restringendo la ricerca agli anni 2012-2014. Sono stati identificati 19 articoli successivi la meta-analisi di Sherwin et al. Tra questi, è stato dato spazio a tre studi: due sui quali lo stesso Sherwin ha lavorato successivamente la meta-analisi, ed uno volto ad indagare la validità dell’uso di sensori luminosi e GPS per misurare obiettivamente il tempo trascorso all’aria aperta. Gli studi successivi la meta-analisi confermano che passare più tempo all'aria aperta può essere utile per prevenire e/o rallentare la progressione miopica nei bambini e negli adolescenti. Da parte del personale specializzato nella cura della visione andreb...

Prismi, disparità di fissazione e visione binoculare. Strumenti e tecniche per una corretta prescrizione. MCH e metodi alternativi
Vinci, 4-6 Ottobre 2015

...tarsi per la prossima edizione. Presentazione Viene ripresentato uno degli incontri che fanno parte del programma di aggiornamento proposto dall’IRSOO e che ha avuto molto successo lo scorso anno. L’intento è quello di diffondere, tra gli operatori del settore, le conoscenze e le abilità necessarie ad inserire nella pratica optometrica le procedure per l'esame della visione binocu...


Conseguire il Diploma di Ottico

...IRSOO per l’accesso ad una professione parasanitaria al servizio dei cittadini con problemi di vista Negli ultimi anni la professione di ottico è balzata all’attenzione della stampa nazionale per l’...

2/11/2015 Da Monopoli a Vinci: il filo dell'optometria geriatrica...

...della visione. Il primo incontro del corso è stato centrato sull’inquadramento del soggetto anziano dal punto di vista optometrico, psicologico e medico oculistico. Lo psicologo ha centrato il suo intervento sulla relazione del professionista con il paziente, l’optometrista ha inquadrato le modifiche e i deterioramenti delle varie funzionalità visive, l’oculista le modifiche e i cedimenti strutturali, tissutali e metabolici che portano un occhio anziano ad essere qualcosa di diverso da quello del giovane adulto e che va quindi analizzato e trattato in modi diversi. Attività pratiche integrative, centrate sull’esame del segmento anteriore, della trasparenza dei mezzi, sulle risposte neurofisiologiche alla stimolazione luminosa, sulla misura dell’AV e sul calcolo degli ottotipi, hanno reso l’incontro molto apprezzato dai partecipanti. Il secondo incontro si terrà a breve e sarà centrato sulle alterazioni della funzione visiva centrale e su come gestire l’esame nel paziente geriatrico. Sarà trattato sia l’aspetto refrattivo, con gli accorgimenti necessari a condurre un completo esame a soggetti che abbiano una riduzione delle performance visive da lontano e da vicino ma non...





Tesi optometria 31 marzo 2016

...zione periferica in pazienti sottoposti ad ortocheratologia, e quella di Luciani, sul confronto tra refrazione soggettiva e oggettiva. Da sottolineare gli ottimi risultati conseguiti dai vari candidati che hanno svolto lavori sperimentali; una menzione particolare alla candidata Virgili, che ha riportato la votazione di 110/110 e lode. Di seguito i brevi sommari delle tesi discusse: ARU MARCO GIOVANNI, SADDI EMANUELE Titolo della tesi “Variazioni della rifrazione periferica indotte dall’ortocheratologia notturna”. Relatore: Fossetti Alessandro. Il lavoro sperimentale eseguito si poneva come obiettivo lo studio della variazione del potere rifrattivo periferico su pazienti trattati con lenti a geometria inversa esacurve a fini ortocheratologici. I soggetti scelti per questo studio sono in tutto otto con miopia di valore compreso tra le 0,75 e le 4 diottrie trattati per un mese. Per un soggetto con cornea a toricità più elevata si è reso necessario l'utilizzo di lenti a contatto toriche. Le acquisizioni sono state eseguite in condizioni di bassa luminanza utilizzando un autorefrattometro a campo aperto posto ad un'altezza di 1,15 metri e facendo osservare una mira retroilluminata posta alla stessa altezza ed a tre metri di distanza dal soggetto. Le misurazioni sono state effettuate monocularmente a step di cinque gradi sino a trenta gradi di eccentricità sia nasalmente che tempialmente. Lo strumento è stato utilizzato secondo due modalità, centrato e non centrato sulla pupilla anatomica. Le acquisizioni sono state effettuate prima dell'applicazione delle lenti a contatto e successivamente dopo una settimana ed un mese dalla prima notte di porto. Si è scelto di analizzare i risultati ottenuti prima dell'applicazione e dopo un mese di porto. I dati rifrattivi ottenuti sono stati sottoposti a scomposizione vettoriale e analisi statistica tramite foglio di calcolo Excel. Sempre con Excel si sono costruiti dei grafici-funzione che permettono di osservare l'andamento della rifrazione periferica pre e post applicazione per ogni soggetto. BUGLIA BEATRICE, MANNARÀ ESMERALDA, VICARI ANTONELLA Titolo della tesi “Ferning test: studio sperimentale per verificare la valenza del test in contattologia”. Relatore: Venturi Barbara. L’obiettivo di questo lavoro è quello di valutare i quadri emersi dal test di felcizzazione del muco della lacrima, comunemente denominato “Ferning Test”, effettuato su un campione di popolazione costituito essenzialmente da studenti, e confrontarli con i valori di un’ampia batteria di test, al fine di verificare se la presenza di alcune particolari formazioni del ferning possano essere correlate a determinate condizioni. Sono stati analizzati 20 soggetti, di cui 6 femmine e 14 maschi, di età compresa fra 20 e 59 anni, età media 27,3 anni per un totale di 40 occhi esaminati. Oltre al Ferning test a tutti è stata misurata l’osmolarità del film lacrimale insieme ad un accurato esame in lampada a fessura che ha compreso anche la valutazione dello strato lipidico del film lacrimale mediante uso di un lipidoscopio. In seguito all’analisi dei dati sperimentali, non risulta alcuna evidenza che la presenza di particolari formazioni del Ferning sia correlabile a situazioni di ipertonia, fenomeni di allergizzazione o alterazioni dello strato lipidico del film lacrimale. CABRINI DAVIDE Titolo della tesi “Luce blu: quali effetti sull’occhio e sull’organismo umano”. Relatore: Boccardo Laura. La componente della luce nell’intervallo blu-violetto tra 390 e 500 nm è conosciuta come luce visibile ad alta energia (HEV). Le lunghezze d’onda comprese tra 390 e 440 nm sono considerate particolarmente critiche e sono ritenute tra le possibili cause della fotoretinite, la quale comporta danni alla retina dovuti a luce incidente ad alta energia. Secondo alcuni studi scientifici la luce ha un effetto biologico sul corpo umano, contribuendo tra l’altro a regolarne l’equilibrio ormonale. L’ormone melatonina svolge un ruolo importante nella regolazione del ciclo sonno/veglia; inoltre, l’energia luminosa necessaria per questo processo viene assorbita in larga misura dai nostri occhi. Un altro fattore chiave è un fotopigmento definito melanopsina, che, come è stato dimostrato, è il più attivo nella porzione ad onde corte dello spettro visibile. Ne consegue che anche la luce blu che raggiunge la retina è funzionale ad assicurare il nostro benessere psicologico. Oltretutto, la luce UV è coinvolta nella produzione di vitamine; ciò significa che lo stimolo luminoso esercita un’influenza importante persino sul nostro metabolismo. In sintesi, il nostro corpo necessita della luce blu. Una quantità eccessiva di luce nell’intervallo ultravioletto e blu-violetto può danneggiare l’occhio umano. Oltre a provocare infiammazioni della congiuntiva e della cornea, può anche causare danni al cristallino (cataratta) e, in particolare, alla retina (degenerazione maculare). Negli ultimi anni, le più importanti case produttrici di lenti oftalmiche si sono impegnate nell’introdurre nel mercato nuovi trattamenti antiriflesso in grado di lasciare passare la parte blu turchese della luce (benefica) bloccando la componente viola della radiazione (dannosa), eliminando i riflessi e aumentando i contrasti rendendo così meno faticose per gli occhi le lunghe ore passate davanti a pc, smartphone e tablet. CARELLI LIBERA Titolo della tesi “Protesi oculari. Analisi e valutazione delle competenze optometriche necessarie al lavoro dell’ottico-optometrista”. Relatore: Venturi Barbara. Scopo dell’elaborato di tesi “Protesi Oculari: Analisi e valutazione delle competenze optometriche necessarie al lavoro dell’Ottico-Optometrista” è stato di analizzare ed illustrare quali sono gli aspetti tecnico professionali (approccio optometrico comportamentale) che l’Ottico-Optometrista deve tenere presente nello svolgimento del suo lavoro con e per la persona portatrice di protesi oculare. Il paziente si trova, infatti, a dover affrontare un cambiamento che comporta difficoltà e necessità di riadattamento dal punto di vista visivo (perdita della visione binocu...


La prescrizione del positivo e il Training Visivo nel trattamento dei più comuni disturbi funzionali della visione
Vinci, Novembre 2016-Gennaio 2017

...te di visione da vicino e di prevenzione dei problemi indotti dallo stress visivo, di riabilitazione e training visivo. Gli sviluppi di anni più recenti hanno portato quasi dovunque all’abbandono dell’optometria comportamentale, ma hanno consolidato procedure e tecniche che, in maniera non esclusiva, facevano parte di quell’approccio e che consentono di individuare l’origine di molte condizioni di disconfort oculare e di trattarle con la prescrizione di lenti o con il Visual Training (VT). Nel nuovo corso saranno riviste le basi teoriche, sarà presentata una efficace procedura d’esame e di valutazione della visione binocu...


Tesi optometria 30 settembre 2016

...a per vicino. Convergenza, stereoacuità e percezione dei colori sono generalmente risultati adeguati, mentre il PPA ha mostrato una percentuale significativa di valori non adeguati all’età. Lo screening visivo è stato, per la maggior parte dei bambini in esame, il primo approccio al mondo della visione. Si ri...

La prescrizione del positivo e il Training Visivo nel trattamento dei più comuni disturbi funzionali della visione
Vinci, Marzo-Giugno 2017

...te di visione da vicino e di prevenzione dei problemi indotti dallo stress visivo, di riabilitazione e training visivo. Gli sviluppi di anni più recenti hanno portato quasi dovunque all’abbandono dell’optometria comportamentale, ma hanno consolidato procedure e tecniche che, in maniera non esclusiva, facevano parte di quell’approccio e che consentono di individuare l’origine di molte condizioni di disconfort oculare e di trattarle con la prescrizione di lenti o con il Visual Training (VT). Nel nuovo corso saranno riviste le basi teoriche, sarà presentata una efficace procedura d’esame e di valutazione della visione binocu...

Tesi optometria 12 dicembre 2016

... Del Pero Daniele, Venanzio Leonarda e Veschi Paola del corso di optometria biennale con sede a Milano aa.ss. 2013-2014/2015; Crivelli Simona del corso di optometria biennale con sede a Milano aa.ss. 2012-2013/2014; Azzena Pamela del corso di optometria biennale aa.ss. 2012-2013/2014; Grimaldi Marianna del corso di optometria biennale aa.ss. 2008-2009/2010; Martini Paola del corso di optometria iniziato a Verona negli aa.ss. 2004-2005/2006. Alle tre commissioni di tesi, due presiedute dal Dr. Fossetti, direttore dell’Istituto e l’altra dal Dr. Luciano Parenti, hanno partecipato i docenti Laura Boccardo, Carlo Falleni, Alessandro Fossetti, Edoardo Franceschi, Giampaolo Lucarini, Nicola Megna, Giuseppe Migliori, Luciano Parenti e Paolo Sostegni. Al momento della comunicazione dell’esito ai candidati, i presidenti delle commissioni hanno consegnato ai diplomati il distintivo dell’IRSOO come segno di benvenuto nella comunità degli optometristi italiani. Molte tesi hanno suscitato l’interesse dei commissari che hanno apprezzato l’impegno profuso dai candidati per gi...

27/03/2017 - Per l’IRSOO un’importante pubblicazione internazionale sulla visione del presbite

...va da vicino delle persone presbiti. L’utilizzo di questionari psicometrici consente di quantificare tramite un dato numerico le sensazioni soggettive della persona e, quindi, permette di confrontare dati raccolti in momenti diversi, da operatori diversi o con diversi tipi di correzione. Presso l’IRSOO sono stati raccolti i dati relativi ai portatori di occhiali monofocali e progressivi, mentre, presso altri centri italiani, sono stati raccolti i dati relativi ai presbiti incipienti, alle lenti a contatto progressive, alla monovisione e alle lenti intraoculari. Nella raccolta dei dati è stato coinvolto un gran numero di studenti IRSOO, che hanno sottoposto il questionario ai loro genitori, raccogliendo anche i dati relativi alla correzione abituale, che hanno permesso ...

Domenica 22 ottobre... Rivediamoci a Vinci!

...ronti per la quarta edizione del “Rivediamoci… a Vinci” l’appuntamento dedicato a tutti coloro che hanno frequentato la prima scuola italiana di Ottica e Optometria e che conservano l’IRSOO nei loro più vivi ricordi; un’occasione per ritrov...

Tesi optometria 31 marzo 2017

...idati per giungere ad elaborati di qualità; in particolar modo sono stati elogiati i lavori presentati dal candidato Giovanni Brebbia, avente riportato la valutazione di 110/110 e dai candidati Anastasia Rotondi e Stefano Tarfano, che hanno conseguito la votazione di 110/110 e lode. Di seguito i brevi sommari delle tesi discusse: BRAGHI PAOLO Titolo della tesi: “Misura di distanza assi visuali per lo...





Tesi optometria 6 Luglio 2017

...idati per giungere ad elaborati di qualità; in particolare è stato elogiato il lavoro presentato dalla candidata Rossella Giannelli, avente riportato la valutazione di 110/110. Di seguito i brevi sommari delle tesi discusse: AGOSTI SILVIA Titolo della tesi: “Relazione tra sistema visivo e sistema stomatognatico: una review degli studi più recenti”. Relatore: Edoardo Franceschi. È noto come il sistema visivo, attraverso le vie neurosensoriali, sia in simbiosi con la postura, integrando tutti i sistemi recettivi coinvolti. Ogni causa di stress comporta un processo di adattamento durante il quale è sovente assistere alla comparsa di sintomatologia specifica che, a livello delle vie visive, spesso si traduce in variazioni della condizione refrattiva, difficoltà o scompensi della visione binoc...

La prescrizione del positivo e il Training Visivo nel trattamento dei più comuni disturbi funzionali della visione
Vinci, Maggio 2018- Settembre 2018

...della visione da vicino, e indirizzato alla prevenzione dei più comuni problemi indotti dallo stress visivo, e all’organizzazione e alla gestione del training visivo optometrico. L’abbandono dell’approccio comportamentale a favore di una optometria basata sull’evidenza scientifica non ha impedito il consolidamento di procedure e tecniche che consentono di individuare l’origine di molte condizioni di discomfort oculare e di trattarle con la prescrizione di lenti o con il Visual Training (VT). Nel corso viene presentata una efficace procedura d’esame e di valutazione della visione bi...



Alberto D.K. Marconcini

...inci, vicino Firenze, nella terra del Genio, Alberto artista creativo di animo gotico, trasforma i propri sogni in materia, spaziando, tra istallazioni, dipinti, effetti visivi e multisensoriali, graffiti e quant’altro; stimoli: l’oscura ed articolata propria fantasia, fedele compagna del suo viaggio vitale. Non ama le vie tradizionali ed i percor...



L'uso dell'MKW modificato nell'esame della visione binoculare secondo Weiss

...CACE, PER VALUTARE E PREVEDERE IL COMFORT DELLE VOSTRE PRESCRIZIONI Negli ultimi anni della sua vita il dr Weiss, famoso oftalmologo francese, ha terminato di mettere a punto un libretto denominato da lui stesso MKW, uno strumento di lavoro estremamente efficace, costituito da una serie di tavole con test per l’anal...

Tesi optometria 23 Febbraio 2018

...tria. Per lo stesso campione di soggetti è stato, inoltre, effettuato un confronto tra la refrazione soggettiva e la correzione in uso. Metodi: La tesi è stata effettuata su 29 soggetti, aventi età compresa tra i 16 e i 61 anni, senza nessuna patologia oculare in atto. Per la...


Tesi optometria 28 Settembre 2018

...ni di visione scotopica. In ogni soggetto il test è stato effettuato monocularmente con occhialino sportivo protettivo e con LAC, ed è stato fatto in ordine casuale per ridurre al minimo il condizionamento delle risposte all’esame da parte dei soggetti. Dai dati raccolti è stata evidenziata una variazione/riduzione del campo visivo con occhialino sportivo e con LAC, influenzata maggiormente dai parametri soggettivi e dall’ametropia dei soggetti piuttosto che dall'utilizzo di un sistema correttivo rispetto all'altro. Queste variazioni sono state individuate maggiormente nei soggetti ipermetropi piuttosto che in quelli miopi, che hanno mostrato un perimetro più ampio del campo visivo periferico. Le differenze nel campo visivo tra LAC e occhialini sportivi non sono così rilevanti da precludere l’utilizzo di questi ultimi, dando la possibilità di avere performance ottimali nelle attività sportive con il minimo rischio di traumi oculari. CAPOBIANCO FRANCESCO, CASELLA PAOLO Titolo della tesi: “Confronto tra diverse metodiche per la misura dei parametri di centratura delle lenti oftalmiche”. Relatore: Sostegni Paolo. Lo scopo di questo studio è verificare se i nuovi strumenti utilizzati per ricavare i parametri di centratura e, in seguito, di montaggio possono sostituire il metodo “manuale”. L’idea nasce da un articolo pubblicato nel 2010 da Wesemann Wolfgang, che ha messo in relazione la misura delle distanze interpupillari con diversi tipi di video centratori, e dalla ricerca per una tesi effettuata da Pierluigi Iaia presso IRSOO, che ha confrontato i video centratori Essilor Visioffice e Hoya Visureal con il metodo manuale. Lo studio in questione ha confrontato soltanto distanza interpupillare e altezza di montaggio, mentre in questo nuovo studio vengono presi in esame anche l’angolo di avvolgimento e l’angolo pantoscopico. Le misurazioni, eseguite da due operatori con diversa esperienza in modo tale da valutare l’accuratezza degli strumenti, sono state eseguite tre volte su ogni soggetto per ciascuno dei due videocentratori, al fine di verificare ripetibilità e riproducibilità dello strumento. Per lo studio sono stati selezionati soggetti ametropi di età compresa tra 18 e 30 anni. Dai parametri ricavati si è notato che soltanto per quanto riguarda la distanza interpupillare i due video centratori hanno rilevato valori molto simili: per tutti gli altri parametri i valori sono risultati differenti, probabilmente a causa di una postura differenziata assunta dal soggetto durante la misurazione. Il metodo di misura con una maggiore variazione tra un operatore e l’altro è quello manuale, che ha probabilmente subito l’influenza della diversa esperienza degli operatori. CENTANNI ROBERTA Titolo della tesi: La misurazione dei movimenti oculari nello sviluppo delle lenti progressive attraverso un dispositivo di eye tracking”. Relatore: Megna Nicola. Gli eye tracker, capaci di misurare i movimenti di occhi, testa e collo in un ambiente naturale, sono strumenti in continua evoluzione, la cui precisione ancora non è chiara dal momento che non vi sono studi definitivi che ne abbiano esaminato precisione ed accuratezza. Questo è ciò che questo studio si propone, esaminando le caratteristiche dell’eye tracker Tobii Pro Glasses su un campione di soggetti in tre diverse situazioni visive: 1) mantenendo lo stimolo visivo alla distanza di calibrazione dello strumento e senza alcun supporto ottico; 2) mantenendo lo stimolo visivo alla distanza di calibrazione dello strumento e permettendo al soggetto di indossare i propri occhiali abituali al di sotto dell’eye tracker; 3) permettendo al soggetto di volgere lo sguardo da uno stimolo a distanza ravvicinata ad uno più lontano e viceversa, senza indossare alcun supporto ottico. Dalle misurazioni effettuate è emerso che l’eye tracker è uno strumento preciso ed affidabile quando il soggetto osserva gli stimoli ad una distanza fissa, mentre non lo è quando la distanza è variabile. Non è stato inoltre possibile utilizzare gli occhiali abituali del soggetto. Nella parte finale della tesi si forniscono alcune ipotesi di lavoro che possono servire ad utilizzare l’eye tracker con stimoli posti a distanza variabile, per esempio la determinazione di una distanza di calibrazione dello strumento che possa essere il miglior compromesso per ottenere una precisione ed un’accuratezza accettabile. MAGNABOSCO MICHELA Titolo della tesi: "Confronto clinico tra refrazione soggettiva e autorefrattometria in un campione di soggetti astigmatici”. Relatore: Fossetti Alessandro. Scopo: Comparare i risultati della refrazione oggettiva con la refrazione soggettiva, in una popolazione sana, senza patologie significative. Metodo: Sono stati selezionati 98 soggetti di età compresa tra 15 e 85 anni, con Acuità Visiva monoculare maggiore di 0,10 LogMAR (8/10), non affetti da patologie oculari e/o sistemiche. L’esame refrattivo per ciascun soggetto è stato eseguito con due metodi: refrazione oggettiva con autorefrattometro Accuref K-900 (Shin-Nippon) e refrazione soggettiva monoculare con bilanciamento binoculare. Tutti i test sono stati effettuati da un solo operatore e i valori ottenuti sono stati convertiti in vettori di potere M, J0 e J45. Risultati: Il confronto tra i risultati dell’esame refrattivo eseguito con autorefrattometro e con il metodo della refrazione soggettiva ha evidenziato come la distribuzione dei valori osservati sia simile tra i vettori di potenza M, J0 e J45 con una variabilità leggermente superiore per il metodo dell’autorefrattometro. Solo per il vettore M le differenze tra i due metodi sono risultate significative. L’analisi della correlazione attraverso l’indice di Pearson ha evidenziato come vi sia un'alta correlazione, statisticamente significativa, tra i due metodi (r = 0,98 per il vettore M, 0,88 per il vettore J0 e 0,87 per il vettore J45). Il fattore età risulta non influire sulla correlazione tra i due metodi, mentre il fattore astigmatismo comporta una riduzione della correlazione solo per il vettore J45, che comunque si attesta sempre su valori alti (da 0,87 a 0,79). Alla luce dei risultati, tali differenze possono considerarsi clinicamente non significative. Conclusione: L’elaborazione dei dati ha dimostrato che i risultati della refrazione oggettiva e quelli ottenuti con la refrazione soggettiva sono comparabili. La pratica clinica suggerisce comunque che l’esame refrattivo soggettivo possa investigare l’efficienza del sistema visivo in maniera più esaustiva rispetto all’esame oggettivo. È bene precisare che, nonostante vi sia una buona correlazione tra le misure effettuate, la refrazione soggettiva resta ancora il metodo migliore per ricavare la prescrizione ottica più confortevole. PIAZZINI ELISA Titolo della tesi: “Aspetti psicologici correlati alla presbiopia: uno studio pilota”. Relatore: Megna Nicola. La presbiopia è una condizione fisiologica che può presentare importanti significati a livello psicologico e sociale: essendo una problematica legata prevalentemente all’avanzare dell’età viene infatti spesso legata alla percezione che le persone hanno della propria età in relazione alla cultura in cui vivono. Nel presente lavoro esplorativo abbiamo proposto ad un campione di 26 soggetti, clienti di un punto di vendita di ottica che presentavano disturbi nella visione da vi...

Tesi optometria 3 Luglio 2020

...nella visione. I due questionari psicometrici presi in considerazione sono: il Near Activity Visual Questionnaire (NAVQ) e il Visual Functioning Questionnaire (FVQ). Fra gennaio e marzo 2019 sono stati distribuiti a ciascun portatore quattro questionari: due NAVQ e due FVQ (due da compilare con occhiali e due da compilare con le lenti a contatto) e sono stati analizzati i questionari di 26 soggetti di età superiore a 40 anni privi di patologie oculari e/o alterazioni della visione binocu...

Tesi optometria 21 Febbraio 2020

...’ più vicino quando stanno seduti rispetto a quando sono in piedi, ma si osserva anche una grande variabilità interindividuale e intraindividuale. I miopi hanno una distanza di 34 ± 8 cm (2,94 D), gli emmetropi di 36 ± 7 cm (2,78 D) e gli ipermetropi di 35 ± 6 cm (2,86 D). Le differenze fra gruppi con diverse ametropie non sono statisticamente significative. Tenendo conto che la lettura su supporto elettronico sta sempre più sostituendo la lettura su supporto cartaceo, i risultati di questo studio suggeriscono la necessità di utilizzare una distanza che sia inferiore rispetto a 40 cm, per l’analisi visiva da vicino nei gi...